World economic forum: rischi 2021, dalla pandemia al cambiamento climatico

World economic forum: rischi 2021, dalla pandemia al cambiamento climatico

Il World economic forum (Wef), attraverso la sua relazione sullo stato del mondo Global Risks Report 2021   ha descritto il 2020 come “Un anno devastato da una pandemia globale, recessione economica, turbolenze politiche e crisi climatica in continuo peggioramento”.

Un anno che allarga le fratture che rischiano di sconvolgere la società mondiale, anche all’interno di una singola società nazionale: rischi per la salute umana, aumento della disoccupazione, allargamento del gap digitale, disillusione giovanile e frammentazione geopolitica.

Covid-19. “Non sorprende che uno dei grandi cambiamenti tra quest’anno e lo scorso, in termini di rischi, sia stato determinato dalla pandemia di coronavirus Covid-19” prosegue il rapporto. “Il rischio rappresentato dalle malattie infettive è ora al primo posto, mentre nel 2020 si è classificato al decimo posto”.

Addirittura, “I costi umani ed economici immediati del Covid-19 sono gravi. Minacciano di rallentare anni di progressi nella riduzione della povertà e della disuguaglianza globali e di danneggiare ulteriormente la coesione sociale e la cooperazione globale…  amplificando le disuguaglianze della ricchezza in tutto il mondo. Mentre i governi, le imprese e le società sono alle prese con il Covid-19, la coesione sociale è più importante che mai”.

Cambiamenti climatici. “Nonostante l’inevitabile ricaduta del Covid-19, sono le questioni legate al clima a costituire la maggior parte della lista dei rischi di quest’anno”. Perché, nonostante un calo delle emissioni di CO2 causato dai lockdowns  e dalle chiusure nel commercio e dal crollo di viaggi internazionali, si ha il timore che con la ripresa economica le emissioni aumenteranno.

I giovani. “Vedono i rischi personali come minacce immediate, rischi macro a medio termine e rischi geopolitici fondamentali a lungo termine”. Tra le minacce a breve termine, che probabilmente si realizzeranno entro i prossimi due anni, ci sono le malattie infettive, le crisi dei mezzi di sussistenza, la disuguaglianza digitale e la disillusione dei giovani.

Rischi a medio termine. Per i prossimi 3 – 5 anni, i Global Shapers hanno identificato le criticità più pericolose:  lo scoppio delle bolle degli asset, i guasti alle infrastrutture IT, instabilità dei prezzi e crisi del debito. A più lungo termine, sono preoccupati per le armi di distruzione di massa, il collasso dello Stato, la perdita di biodiversità e i progressi tecnologici nocivi.

Resilienza. Dalla crisi del Covid-19 però, si potrebbero trarre lezioni che potrebbero rafforzare la resilienza globale e che comprendono: «La formulazione di quadri analitici, la creazione di nuove forme di partnership e la creazione di fiducia attraverso una comunicazione chiara e coerente» e  comprende raccomandazioni per aiutare i Paesi e le imprese ad agire, piuttosto che reagire, di fronte ai rischi.