La nuova etichetta energetica sugli elettrodomestici: garanzia per i consumatori

La nuova etichetta energetica sugli elettrodomestici: garanzia per i consumatori

Dal 1° marzo 2021 è entrata in vigore per il comparto degli elettrodomestici la  nuova etichetta energetica per le quattro categorie di elettrodomestici.

Contemporaneamente viene introdotta anche la direttiva Ecodesign, che tra l’altro prevede l’obbligo per i produttori di rendere disponibili la maggior parte dei pezzi di ricambio per 7-10 anni dopo il ritiro del prodotto dal mercato.

Secondo quanto previsto dalle nuove direttive europee, diamo l’addio all’attuale scala che va dalla A+++ alla G, che  viene sostituita da una più semplice che va dalla A alla G (senza il simbolo +), con i colori dal verde al rosso.

Gli apparecchi di classe A (ecologici- colore verde) consumano meno energia, il che li rende i più efficienti dal punto di vista energetico. Gli apparecchi di classe G (colore rosso) consumano più energia.

I venditori hanno tempo fino al 18 marzo per introdurre le nuove etichette per i primi gruppi di prodotti, come frigoriferi, congelatori, lavatrici e lava-asciugatrici, lavastoviglie, televisori e display elettronici.

I modelli di prodotti vecchi potranno ancora mostrare l’etichetta precedente ma solo fino a novembre 2021. Poi non potranno più essere venduti.  Le lampadine e le lampade dovranno presentare la nuova etichettatura a partire dal 1° settembre 2021.

Le norme dell’UE sull’etichettatura energetica si applicano anche ad alcuni “prodotti connessi all’energia”: beni o sistemi con un impatto sul consumo di energia durante l’uso. Le regole non si applicano ai prodotti di seconda mano o ai mezzi di trasporto per persone o merci.

Per promuovere la riparabilità e quindi aumentare la durata degli apparecchi è stata introdotta la Direttiva Ecodesign, un insieme di diverse misure di progettazione ecocompatibile che mirano a facilitare la riparazione dei prodotti garantendo la disponibilità di pezzi di ricambio.

In particolare si garantisce:

  • che i pezzi di ricambio siano disponibili per un lungo periodo dopo l’acquisto: minimo 7 anni per gli apparecchi di refrigerazione (10 anni per le guarnizioni delle porte); minimo 10 anni per lavatrici e lavasciuga domestiche; minimo 10 anni per le lavastoviglie domestiche (7 anni per alcune parti per le quali l’accesso può essere limitato ai riparatori professionisti);
  • che, durante tale periodo, il produttore assicuri la consegna dei pezzi di ricambio entro 15 giorni lavorativi;
  • che i pezzi di ricambio possano essere sostituiti con strumenti comunemente disponibili e senza danni permanenti all’apparecchio.