Global strike future: per difendere le nuove generazioni

Global strike future: per difendere le nuove generazioni

Lo Sciopero Globale è in pieno svolgimento, dalle 9 alle 13 di oggi 15 marzo, in moltissime città del mondo per chiedere “una politica climatica più ambiziosa, a livello globale, europeo e nazionale”. Partecipare è abbastanza semplice: nel nostro paese basta andare sul sito italiano dei FridayforFuture   dove sono elencate tutte le località che  partecipano all’iniziativa (come Milano e Roma, ad esempio, dove le manifestazioni inizieranno alle 11 rispettivamente a Piazza della Scala e Piazza Madonna di Loreto).

Istruzioni specifiche per genitori, insegnanti e studenti – di scuola elementare, media o università – che vogliono partecipare sulla scia dell’esempio dato dalla fondatrice del movimento, Greta Thunberg, al #climatestrike insieme a figli e alunni (le classi e le scuole sono fortemente invitate a scendere in piazza) sono presenti sul sito con moltissimi dettagli affinché non ci siano problemi. “Spiegate in maniera semplice ai vostri figli il senso di questa mobilitazione e dello sciopero”, si legge sul sito.

Cosa è il Global strike for future? E’ il primo sciopero mondiale per chiedere ai Governi di agire per fermare i mutamenti climatici. Greta Thunberg, studentessa svedese di 16 anni, figlia di una cantante d’opera e di un attore, aveva cominciato una protesta solitaria scioperando e piazzandosi ogni venerdì di fronte al Parlamento di Stoccolma già dallo scorso agosto 2018. Nei suoi cartelli e nelle sue parole aveva voluto chiedere prima ai governanti svedesi poi a quelli di tutto il mondo una maggiore attenzione al clima e all’ambiente e assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni. Il suo gesto ha avuto continuità e dopo aver incuriosito molte persone è stato seguito attraverso i social diventando così fragoroso da essere invitata a parlare ai governanti del mondo alla Kop 24 di Katowice, la seconda conferenza sul clima per partecipazioni dopo gli accordi di Parigi nel 2015, nello scorso dicembre. E sembra che non finisca qui.