24/7 La Brexit ritorna prepotentemente sulla scena

24/7 La Brexit ritorna prepotentemente sulla scena

“Realizzare la Brexit e unire il Paese, sconfiggere Jeremy Corbin”. Queste le tre parole d’ordine con cui Boris Johnson ha festeggiato ieri, 23 luglio 2019, l’avvenuta proclamazione a nuovo leader del Partito conservatore inglese e, di conseguenza, a nuovo primo ministro inglese al posto della dimissionaria Theresa May. L’ex sindaco di Londra ha sconfitto l’altro candidato finalista, il ministro degli Esteri Jeremy Hunt, ottenendo 92.153 voti, il 66% delle preferenze. Il rivale ha ottenuto 46.656 voti. Johnson ha incassato anche le congratulazioni di Donald Trump.

La portavoce della Commissione Europea, Natasha Bertaud, da Bruxelles ha riportato le congratulazioni di Jean-Claude Juncker: il presidente della Commissione Europea  “intende lavorare con lui nel miglior modo possibile”.

L’eurodeputato belga Guy Verhofstadt, presidente del gruppo direttivo sulla Brexit del Parlamento europeo, ha incontrato il negoziatore dell’Ue Michel Barnier e poi si è congratulato con Boris Johnson, neo primo ministro britannico, precisando: “Se il Regno Unito decidesse di non revocare l’articolo 50, un ritiro ordinato dal Paese dell’Ue sarebbe nel migliore interesse di entrambe le parti.

Un’uscita ordinata è possibile solo se vengono garantiti i diritti dei cittadini, la soluzione finanziaria e il sostegno, che in ogni circostanza non garantisca alcun irrigidimento della frontiera sull’isola d’Irlanda, che salvaguardi l’accordo del Venerdì santo e protegga l’integrità del mercato unico”.

Johnson dovrà formare il nuovo governo e il Parlamento inglese andrà in ferie estive fino al 3 settembre. Quindi non si attendono ripercussioni negative sull’export agroalimentare italiano nel breve periodo, ma avvicinadosi alla fine di settembre si potrebbero verificare fenomeni di accaparramento come accaduto nello scorso febbraio